Descrizione
CARATTERISTICHE E CICLO INFETTIVO
Il virus del Nilo Occidentale o West Nile virus (WNV) originariamente infettava gli uccelli nell'Africa sub-sahariana. Fu isolato per la prima volta nel 1937, nel distretto ugandese di West Nile da cui prese il nome. Nel 1998 è stato trovato per la prima volta in Italia (Toscana), probabilmente portato dagli uccelli migratori. Dal 2008 ha iniziato a diffondersi in tutta la Pianura Padana dove ha infettato le popolazioni di alcuni uccelli stanziali.
Il WNV è mantenuto in natura da un ciclo primario di trasmissione zanzara-uccello-zanzara.
Il ciclo secondario si manifesta quando, per particolari condizioni ecologiche, ospiti accidentali entrano nel ciclo di trasmissione attraverso zanzare che fungono da “ponte”.
Questi ospiti, come l’uomo e il cavallo, non possono a loro volta infettare un altro vettore. Possono però propagare l'infezione attraverso trasfusioni di sangue, trapianto di organi e tessuti o passaggio da madre a feto.
Ogni anno, dal momento in cui in una provincia italiana viene identificato il virus, in una zanzara, in un uccello, in un cavallo o nell'uomo, le donazioni di sangue e di organi sono sottoposti a controlli specifici in tutta la provincia.
In Europa, il virus è stato isolato da diverse specie di zanzare, ma il principale vettore “ponte” è la cosiddetta zanzara comune o Gulex pipiens. Questa zanzara è di dimensioni piuttosto minute e di colore marrone chiaro. L’addome è tronco, con bande trasversali scure; le zampe, invece, sono di colore uniforme.
Nella maggioranza dei casi l'infezione nell'uomo è asintomatica. Nel 20% circa dei casi i sintomi sono lievi, simili a quelli dell'influenza. In rari casi, possono manifestarsi sintomi neurologici anche gravi.
SINTOMATOLOGIA E CURA
Ad oggi, non esistono vaccini né farmaci specifici. La terapia è unicamente di supporto.
Anche nei cavalli la maggior parte delle infezioni è asintomatica ma possono svilupparsi gravi
sintomi neurologici. Peri cavalli esistono però dei vaccini efficaci.
DIFFUSIONE
sintomi neurologici. Peri cavalli esistono però dei vaccini efficaci.
DIFFUSIONE
Il virus è giunto dall'Africa probabilmente con gli uccelli migratori
Nel 2018 in tutta Europa i casi sono aumentati enormemente per ragioni climatiche che hanno favorito lo sviluppo della zanzara comune
Nel 2019 i casi sono tornati nella norma ma, se e quando si ripresenteranno condizioni favorevoli, dobbiamo
aspettarci nuovi picchi infettivi
In Italia dal 2008 al 2017 ci sono stati 227 casi neuroinvasivi nell'uomo
La situazione in Piemonte
Il WNV è stato individuato per la prima volta nel 2014, in provincia di Alessandria. L'anno successivo era presente
anche in quelle di Asti, Novara, Torino e Vercelli. AI 2015 risale anche il primo caso di malattia neuroinvasiva umana. Il virus ormai circola in tutta la Regione (aree montane escluse, perché non è presente il vettore) ma l’incidenza della malattia è ancora molto bassa.
Nel 2018 in tutta Europa i casi sono aumentati enormemente per ragioni climatiche che hanno favorito lo sviluppo della zanzara comune
Nel 2019 i casi sono tornati nella norma ma, se e quando si ripresenteranno condizioni favorevoli, dobbiamo
aspettarci nuovi picchi infettivi
In Italia dal 2008 al 2017 ci sono stati 227 casi neuroinvasivi nell'uomo
La situazione in Piemonte
Il WNV è stato individuato per la prima volta nel 2014, in provincia di Alessandria. L'anno successivo era presente
anche in quelle di Asti, Novara, Torino e Vercelli. AI 2015 risale anche il primo caso di malattia neuroinvasiva umana. Il virus ormai circola in tutta la Regione (aree montane escluse, perché non è presente il vettore) ma l’incidenza della malattia è ancora molto bassa.
COME RIDURRE IL RISCHIO
Regione, SeREMI, IZS e IPLA svolgono la sorveglianza sui casi umani e animali (uccelli, cavalli e zanzare) per
definire aree e periodi di circolazione del virus.
definire aree e periodi di circolazione del virus.
Su questa base, il Centro Nazionale Sangue comunica aree e periodi in cui si devono applicare particolari
analisi e restrizioni sulle donazioni.
analisi e restrizioni sulle donazioni.
Comuni limitano la proliferazione delle zanzare intervenendo sui focolai larvali presenti sul suolo pubblico.
È necessario anche intervenire in ambito privato, dove spesso si concentrano importanti focolai larvali.
Occorre, quindi, individuare tutti i ristagni che possono formarsi nelle nostre abitazioni, nei giardini, nei cortili,
negli orti e sui terrazzi, per applicare le soluzioni più idonee a prevenire lo sviluppo delle zanzare.
Occorre, quindi, individuare tutti i ristagni che possono formarsi nelle nostre abitazioni, nei giardini, nei cortili,
negli orti e sui terrazzi, per applicare le soluzioni più idonee a prevenire lo sviluppo delle zanzare.
SVUOTA, COPRI, TRATTA, PROTEGGITI - ECCO LE PRECAUZIONI DA ADOTTARE
- Se puoi elimina i sottovasi, altrimenti riempili di sabbia o svuotali ogni settimana;
- Se puoi elimina i sottovasi, altrimenti riempili di sabbia o svuotali ogni settimana;
- Svuota e riponi al chiuso secchi, recipienti, annaffiatoi, giocattoli, copertoni e ogni altro manufatto che si può
riempire con l’acqua piovana;
- Cambia sovente l’acqua per gli animali; svuota e ritira le ciotole che non usi più;
- Tieni chiusi i cassonetti dei rifiuti affinché non vi entri acqua quando piove;
riempire con l’acqua piovana;
- Cambia sovente l’acqua per gli animali; svuota e ritira le ciotole che non usi più;
- Tieni chiusi i cassonetti dei rifiuti affinché non vi entri acqua quando piove;
- Chiudi fusti e bidoni per la raccolta dell’acqua con gli appositi coperchi a vite o con dei teli ben tesi e ben legati;
- Tratta periodicamente con opportuni prodotti l'acqua che ristagna nei manufatti inamovibili che non si possono coprire;
- Svuota e ritira le piscine gonfiabili quando non le utilizzi; copri o tratta con prodotti larvicidi quelle fisse e in disuso;
- Pulisci periodicamente le grondaie affinché non si formino ristagni;
- Pulisci periodicamente le grondaie affinché non si formino ristagni;
- Favorisci il drenaggio delle acque da fossi, prati e ovunque possano formarsi ristagni permanenti o semipermanenti;
- Quando esci dopo il tramonto, indossa maniche e pantaloni lunghi per proteggerti maggiormente dalle zanzare;
- Nelle stesse ore utilizza opportuni prodotti repellenti;
- istalla zanzariere a porte e finestre per evitare che le zanzare entrino in casa; controllane periodicamente l'integrità.
Principali prodotti larvicidi in commercio
- Bti: è un prodotto a basso impatto ambientale con una moderata persistenza; ciò comporta una ripetizione
dell'intervento con cadenza settimanale; è però il prodotto più indicato nel caso di acque che possono venire a contatto con bambini o animali;
- Diflubenzuron: impedisce alle larve di completare il loro sviluppo; è più persistente del precedente, ma un po' meno selettivo;
- Pyriproxyfen: si tratta di un cosiddetto regolatore di crescita, caratterizzato da buona persistenza, che interferisce con la metamorfosi delle larve;
- S-Methoprene: è una neotenina, ossia un ormone giovanile simile a quelli prodotti dalle larve degli insetti; quando questi prevalgono rispetto all'’ormone della muta, le larve non possono trasformarsi in insetti adulti;
- Film monomolecolari e oli coprenti: sono prodotti che si distribuiscono sulla superficie dell’acqua interferendo con il processo respiratorio di larve e pupe; possono avere un effetto coprente o variare la tensione superficiale dell'acqua e impedire che gli organi respiratori delle larve possano penetrare l'interfaccia aria-acqua.
- Bti: è un prodotto a basso impatto ambientale con una moderata persistenza; ciò comporta una ripetizione
dell'intervento con cadenza settimanale; è però il prodotto più indicato nel caso di acque che possono venire a contatto con bambini o animali;
- Diflubenzuron: impedisce alle larve di completare il loro sviluppo; è più persistente del precedente, ma un po' meno selettivo;
- Pyriproxyfen: si tratta di un cosiddetto regolatore di crescita, caratterizzato da buona persistenza, che interferisce con la metamorfosi delle larve;
- S-Methoprene: è una neotenina, ossia un ormone giovanile simile a quelli prodotti dalle larve degli insetti; quando questi prevalgono rispetto all'’ormone della muta, le larve non possono trasformarsi in insetti adulti;
- Film monomolecolari e oli coprenti: sono prodotti che si distribuiscono sulla superficie dell’acqua interferendo con il processo respiratorio di larve e pupe; possono avere un effetto coprente o variare la tensione superficiale dell'acqua e impedire che gli organi respiratori delle larve possano penetrare l'interfaccia aria-acqua.
Per maggiori approfondimenti:
zanzare.ipla.org
In allegato i manifesti
zanzare.ipla.org
In allegato i manifesti
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Ultimo aggiornamento pagina: 29/08/2025 13:40:02